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Settore aereo, tutti vogliono volare nel 2024
Settore aereo, tutti vogliono volare nel 2024
08 March 2024#WeeklyWatch

Settore aereo, tutti vogliono volare nel 2024

Il trasporto aereo ha superato la crisi: la domanda di viaggi e turismo è a nuovi massimi, con oltre 815 milioni di passeggeri attesi in estate solo in Europa e negli Usa Delta e American Airlines fanno record di ricavi. Ma le sfide non mancano

Tra i tanti settori visti come “in via di estinzione” durante il periodo più buio della pandemia di Covid, quello del trasporto aereo è uno di quelli che più è andato davvero vicino al disastro. Con il traffico aereo globale che nel 2020 arrivò a crollare del 97%, senza gli aiuti statali difficilmente le compagnie aeree avrebbero potuto continuare ad operare. Ora la ripresa delle compagnie aeree, quantomeno in termini di biglietti staccati, sembra inarrestabile, con il boom senza precedenti dei viaggi e del turismo, dopo le limitazioni degli anni pandemici.

Il traffico di dicembre 2023 è stato solo del 2,5% inferiore ai livelli del 2019, con una forte performance nel quarto trimestre, preparando le compagnie aeree per un ritorno ai normali livelli di crescita nel 2024”, ha sintetizzato Willie Walsh, Direttore Generale di IATA.

Tuttavia, non mancano difficoltà e ostacoli per il settore che potrebbero ripercuotersi sulla performance finanziaria delle società e, di conseguenza, sui titoli in Borsa.

Il ritorno della domanda

Il 2023 ha segnato un chiaro punto di svolta per il settore aereo poiché la domanda di passeggeri ha continuato a riprendersi dopo il COVID. Il numero globale di passeggeri è aumentato di un ulteriore 23% nel 2023, arrivando a 4,3 miliardi, ovvero meno del 5% al di sotto del livello pre-COVID del 2019”, si legge in un report di PwC Aviation Finance Advisory Service.

Dopo un 2023 forte, le compagnie aeree si aspettano infatti un 2024 ancora più “affollato”, con la domanda che ormai si è ripresa completamente, e ha superato, in alcuni mercati, il livello pre-COVID del 2019.

La natura della domanda di viaggi aerei da parte dei passeggeri sta cambiando, poiché la quota crescente dei viaggi leisure sul mercato totale dei viaggi sta creando picchi di traffico estivo più pronunciati”, scrivono gli analisti di McKinsey in un report.

Le stime del data provider sul trasporto aereo OAG suggeriscono che i vettori europei si attendono di trasportare 817,5 milioni di passeggeri la prossima estate, un livello record per il mercato del Vecchio Continente.

Questa estate sarà la quinta dall’inizio del COVID. I bilanci sono stati in gran parte risanati e gli utili hanno recuperato, ma le valutazioni rimangono basse”, commentano gli analisti di Davy Research, brokerage irlandese, sottolineando come “la domanda di ‘esperienze’ nel tempo libero rimane elevata. Fondamentale, come sempre, sarà la stagione estiva".

Pochi aerei, motori da revisionare e carburante più costoso

La forza della domanda nel settore si scontra però con la debolezza dell’offerta. “Il mercato – in primis a causa dai problemi della catena di fornitura di strutture, motori e manutenzione, riparazione e revisione (MRO) – è carente di offerta, come recentemente evidenziato dall’aggiornamento rivisto delle consegne estive di Boeing di Ryanair”, continuano da Davy Research. Solo pochi giorni fa, infatti, Ryanair ha confermato una riduzione del numero di passeggeri che saranno trasportati nel 2024. In base alle nuove stime, Ryanair prevede un traffico inferiore ai 200 milioni di passeggeri, rispetto al target di 205 milioni indicato in precedenza, dato Boeing prevede ora di consegnare solo 40 dei 57 velivoli previsti entro giugno.

Se Boeing sta creando strozzature nella capacità delle compagnie aeree, Airbus non è da meno. I lunghi cicli di manutenzione straordinaria per i motori jet Pratt & Whitney dei velivoli del costruttore europeo stanno mantenendo forzatamente a terra un gran numero di velivoli. Secondo le stime di Iba, riportate dalla stampa specializzata, sono attualmente fermi 385 Airbus A320neo e A321neo con i motori P&W da controllare. Di questi 287 risultano parcheggiati da più di 60 giorni. Un’altra società specializzata, Ch-aviation, calcola che il 18% della flotta mondiale di A320-A321neo attualmente non è in servizio.

Una delle conseguenze dell'attenzione posta dalle compagnie aeree sul contenimento dei costi durante la pandemia è stato il diffuso rinvio della manutenzione, che ha comportato un crescente collo di bottiglia presso le strutture di manutenzione, riparazione e revisione (MRO) ora che le compagnie aeree cercano di riattivare le loro flotte”, si legge in un report di PwC Aviation Finance Advisory Service.

Non solo, un altro problema si profila all’orizzonte per le compagnie aeree: l’introduzione nell’Unione europea della tassa sul carburante per l’aviazione renderà più cari i biglietti aerei e ridurrà il numero dei turisti. È un documento della società di consulenza Steer — commissionato da alcune delle principali associazioni delle aviolinee, Airlines for Europe (A4E) e European regions airline association (Era) — a mettere nero su bianco i numeri, segnalando anche gli incrementi di alcune delle rotte principali.

I conti delle compagnie aeree

Sull’altro lato dell’Oceano però, i risultati finanziari delle big dell’aviazione Usa non sembrano risentire di tutte queste difficoltà. Delta Airlines ha registrato ricavi record per il 2023, a 58 miliardi di dollari, a cui si affianca un utile di 4,61 miliardi di dollari, vicino ai massimi pre-Covid, con il CEO Ed Bastian che ha indicano come i consumatori siano “sani finanziariamente e vogliono viaggiare. Questo ci dice che il 2024 sarà un anno molto positivo”. Tuttavia, nel giorno dei conti il titolo Delta ha perso quasi il 9%. Anche American Airlines ha superato le stime degli analisti con i conti del 2023, segnando il record assoluto di fatturato a 53 miliardi di dollari, a testimonianza della buona dinamica del settore, ma nel suo caso l’annuncio dei risultati ha segnato un balzo del titolo a doppia cifra. In Asia Qantas, ha visto un aumento dei ricavi di 485 milioni di dollari nel 1° semestre dell’anno fiscale 2023/24, grazie a 3,3 milioni in più di passeggeri nel periodo luglio-dicembre rispetto al 2022.

In Europa i risultati finanziari delle compagnie sono meno univoci. Air France-KLM ha registrato una perdita inaspettata nell'ultimo trimestre del 2023, a causa di costi più elevati e interruzioni al servizio causate dal conflitto in Medio Oriente, conti che hanno affossato il titolo in borsa. International Airlines Group, che controlla tra le altre British Airways, ha messo a segno i migliori profitti della sua storia nel 2023, registrando utili per 2,6 miliardi di euro, con il CEO che ha attribuito i risultati record in particolare alla domanda di viaggi turistici, dicendo di non prevedere alcuna debolezza futura del mercato.

Uno scenario non facile da interpretare

Dick Forsberg, Senior Consultant di PwC Aviation Finance Advisory Service, ha indicato come “sebbene la redditività delle compagnie aeree abbia svoltato nel 2023, tornando saldamente in attivo, la IATA prevede solo un modesto miglioramento finanziario nel 2024, con 49 miliardi di dollari di margine operativo aggregato e un utile netto di 25,75 miliardi di dollari, frenato dalla bassa crescita dei rendimenti, da costi operativi più elevati, in particolare il costo del lavoro e, a livello netto, un maggiore onere per rifinanziare il debito. Tuttavia, si prevede che quest’anno il ritorno sul capitale investito per le compagnie aeree si avvicinerà al 5% e c’è margine affinché i vettori facciano meglio del previsto. Il traffico passeggeri raggiungerà o supererà i livelli del 2019 in tutte le regioni del mondo nel 2024, ma recuperare quattro anni di crescita perduta richiederà molto più tempo”.

Il prossimo futuro per le compagnie aeree è quindi positivo sul fronte della domanda, ma non mancano le sfide operative e le incertezze che potrebbero mettere un freno alla ripresa del settore. Uno scenario che dovrebbe consigliare agli investitori prudenza nell’esporsi su un comparto che sembra da un lato avere il vento in poppa, ma si confronta con incertezze e difficoltà non facili da valutare per un singolo risparmiatore. Per questo, come nel caso di tanti altri investimenti settoriali, il fai-da-te presenta grandi rischi, e chi vuole puntare sul trasporto aeree dovrebbe farlo all’interno di un quadro di gestione professionale degli investimenti.

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