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Banca Generali porta la sostenibilità a Venezia
Banca Generali porta la sostenibilità a Venezia
06 settembre 2023#Sustainability

Banca Generali porta la sostenibilità a Venezia

La rivoluzione è cominciata. E Banca Generali l’ha intercettata. L’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa inquadra la “sostenibilità” come un fondamentale “pilastro del piano industriale”. Così, per spingere ancor più questo cambiamento ispirato ai criteri di tutela dell’ambiente e di lotta alle disuguaglianze sociali, la banca ha ideato il progetto “BG4SDGs- Time to Change” assegnando al fotografo di moda e reportage sociali, Stefano Guindani, di scattare 17 foto in giro per il mondo in ossequio ad altrettanti obiettivi dell’agenda Onu al 2030.  Un percorso di comunicazione che si lega a doppio filo alle attività che Banca Generali sta promuovendo nelle scuole con una serie di incontri col patrocinio del ministero dell’Istruzione. 

Foto iconiche come la volpe simboleggiata nella copertina del libro “Time to Change” rimasta “intrappolata” nel cambiamento climatico, sola e fragile su un iceberg in via di decomposizione alle Svalbard. Una delle immagini proiettate al Forum Ambrosetti a Villa d’Este a Cernobbio dal 1 al 3 settembre. Un percorso che si avvale anche di un docufilm in collaborazione con Rai Cinema con la regia di Emanuele Imbucci e con l’attrice Rocio Muñoz Morales, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia martedì 5 settembre alle Procuratie Vecchie, sede della Fondazione del gruppo Generali, The Human Safety Net.

Si suggella così l’impegno di Banca Generali verso la “sostenibilità, che significa creazione di valore e di occupazione”, aggiunge Mossa. Una sfida che ha finito per spingere le assunzioni degli under 35. Un approccio che si sostanzia nella particolare governance dell’istituto con tre consiglieri indipendenti su cinque. E che ha fatto decollare gli investimenti che in pochi anni hanno contribuito a ridurre l’impronta di carbonio del 42%. Permettendo all’istituto di incrementare i rating delle principali agenzie incaricate di dare delle valutazioni su questi temi (Msci score A da BBB del 2022, Standard Ethics EE+ ai massimi in Italia, Moody’s 62/100).

Un cambiamento che ha investito anche i clienti retail se a metà del piano triennale 2022-2024 la banca è stata in grado di realizzare una crescita di 6,5 miliardi di masse ESG portando a 14,1 miliardi (il 33,7% del totale) i prodotti ispirati ad investimenti che determinano risvolti sociali, ambientali e di trasparenza nel governo societario. Un obiettivo che viene da dentro la banca. Che ha coinvolto il 71% dei propri dipendenti in attività formative dedicate ad una migliore comprensione di queste tematiche, spinte anche dalla nuova direttiva Mifid di agosto 2022, cioè la compilazione obbligatoria di questionari rivolti alla clientela per spiegare i vantaggi di questo tipo di investimenti. E’ chiaro che ciò può cambiare la dinamica rischio-rendimento ma ci troviamo di fronte ad una rivoluzione generazionale se il 70% dei Millennial, la nuova fascia di risparmiatori, ha “molto interesse” per scelte sostenibili. Mentre sono già oltre 171mila i clienti della banca “molto interessati ad investire in prodotti che tengano conto dei fattori ESG.

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