
Cripto, asset digitali e stablecoin: cosa sono e come funzionano?
Il Bitcoin su nuovi massimi storici e le iniziative legislative del Congresso USA nella cosiddetta Crypto Week, riportano l’attenzione su criptovalute e asset digitali. Ma di cosa si tratta davvero? Come funzionano?
I nuovi massimi storici del Bitcoin, a oltre 120mila dollari, e la cosiddetta Crypto Week, la settimana durante la quale il Congresso USA ha adottato alcuni provvedimenti regolatori senza precedenti sugli asset digitali, hanno riacceso i riflettori sulle criptovalute. Ma cosa sono? Come funzionano? E qual è la loro storia?
Che cos'è una criptovaluta
Le criptovalute sono monete digitali create e scambiate attraverso canali esclusivamente online. Sono slegate dalle comuni valute a corso legale (le valute fiat) come l'euro, la sterlina o il dollaro.
Secondo la definizione di Banca d’Italia si tratta di "rappresentazioni digitali di valore" e non sottoposte all'emissione, alla garanzia o al controllo da parte di banche centrali o autorità pubbliche. Oggi esistono migliaia di tipi di criptovalute disponibili online. Alcuni esempi tipici sono il Bitcoin, LiteCoin, Ripple ed Ethereum.
Inizialmente, sono state create con lo scopo di fornire un metodo alternativo per le transazioni online, ma nel tempo si sono affermate più come asset d’investimento, mantenendo un ruolo marginale come sistema di pagamento.
Bitcoin
Il Bitcoin è stato la prima criptovaluta mai creata ed è la più conosciuta e diffusa a livello globale, oltre ad essere quella con il maggior valore di mercato complessivo.
Lanciato nel gennaio 2009 da Satoshi Nakamoto, pseudonimo dietro al quale non è chiaro se si nasconda una singola persona sola o un gruppo di programmatori, nel corso dei suoi sedici anni di vita ha sperimentato una crescente diffusione e successo.
Ad oggi rappresenta una degli asset finanziari di maggior valore al mondo e il sistema su cui è basato è stato emulato per creare numerose altre criptovalute.
Come funzionano?
Utilizzano la crittografia per rendere sicure le transazioni e regolamentare la creazione di unità supplementari. In particolare, la struttura blockchain registra in modo decentralizzato le transazioni, mentre il processo di mining regola la creazione di nuove unità di criptovalute.
Una caratteristica della maggior parte delle criptovalute è che sono state pensate per ridurre lentamente la produzione, che avviene appunto attraverso il mining. Di conseguenza, solo un numero limitato di unità della moneta sarà in circolazione, anche se in base a regole diverse per le varie criptovalute.
La blockchain è invece il registro pubblico decentralizzato, o la lista di transazioni delle criptovalute. Una rete peer-to-peer di partecipanti al mercato gestisce le blockchain e segue un protocollo preciso per convalidare nuove operazioni. Questo permette a tutti di tenere traccia delle transazioni senza dover registrare i dati a livello centrale, creando una registrazione che non può essere modificata senza il consenso del resto dei partecipanti alla rete.
Le stablecoin
Le stablecoin sono un tipo di criptovaluta il cui valore è ancorato a un altro asset, come una valuta fiat (i.e. il dollaro) o l'oro, per mantenere un prezzo stabile. Forniscono un'alternativa alla elevata volatilità delle criptovalute più popolari, come il Bitcoin, rendendole potenzialmente più adatte per le transazioni comuni. Le stablecoin svolgono un ruolo importante nell'ecosistema delle criptovalute: inizialmente utilizzate principalmente per acquistare criptovalute su piattaforme che non offrivano trading in valute fiat come l’euro o il dollaro, le stablecoin hanno visto crescere la loro adozione, in altri servizi finanziari basati su blockchain.
Gli eventi recenti
Nelle ultime settimane, Bitcoin ha segnato nuovi record storici a 122 mila dollari, sostenuto dai pregressi nel percorso degli Stati Uniti verso regolamentazione chiara per gli asset digitali. Con iI rally di Bitcoin è arrivato a capitalizzare oltre 2.382 miliardi di dollari e a rappresentare il sesto asset finanziario mondiale per capitalizzazione complessiva. L'agenda legislativa del Congresso USA nella "Crypto Week’ ha visto il Congresso approvare tre provvedimenti: il Genius Act, che introduce una cornice federale per le stablecoin, obbligandone gli emittenti a garantire le monete con riserve liquide dichiarate. Il secondo è il Clarity Act, che stabilisce i criteri per cui un token viene considerato security o commodity, riducendo l'ambiguità normativa. Infine, l'Anti-Cbdc surveillance State act vuole vietare alla Fed di emettere una valuta digitale, riducendo la concorrenza per le valute digitali.
Questi progressi sul fronte legislativo si inseriscono nella crescente attenzione dell’ecosistema finanziario Usa nei confronti del mondo degli asset digitali e seguono l’apertura di numerose istituzioni, tra cui Stati e anche alcuni fondi pensione, all’acquisto di criptovalute, oltre alla decisione della Casa Bianca di approvare la creazione di una riserva strategica di Bitcoin.
Investimento e rischi
Le criptovalute si sono affermate come asset di investimento negli ultimi anni, con una crescente diffusione internazionale. Presentano però diversi rischi significativi. Il primo è quello di mercato, dato che si tratta di asset molto volatili nel breve periodo, i cui movimenti hanno dimostrato di non essere facili da prevedere, con fluttuazioni molto significative anche su base infragiornaliera.
Secondo l’opinione di Christian Miccoli, fondatore e amministratore delegato di Conio, la più importante fintech italiana attiva nei servizi di custodia e negoziazione di criptovalute, partecipata da Banca Generali e Poste Italiane, le criptovalute possono essere oggetto di investimento solo nella parte del portafoglio dedicata agli investimenti a più alto livello di rischio, in un’ottica di diversificazione e con il consiglio di un professionista. Le criptovalute presentano poi una serie di altri rischi, alcuni specifici della modalità con cui si acquistano e conservano gli asset digitali (come il rischio informatico di furto), altri più comune agli investimenti finanziari, come i rischi di controparte. In questo senso, per chi decide di investire in criptovalute è necessario selezionare partner riconosciuti e affidabili che garantiscano un servizio in linea con i più alti standard di sicurezza informatica e di controparte, attraverso wallet protetti dalle misure di sicurezza e tutele all’avanguardia.