Nel 2025, tra i titoli di Stato dell’Eurozona la grande sorpresa positiva sono stati i BTP. Dopo anni da osservato speciale (non in senso positivo), il debito pubblico italiano si è affermato registrando una performance sorprendentemente positiva rispetto ai loro omologhi dell’Eurozona, grazie a una crescente fiducia nel sistema Paese, che affonda le radici nella stabilità politica e nei conti pubblici in linea con le regole UE. Lo spread del titolo decennale rispetto al Bund tedesco si è praticamente dimezzato nel corso del 2025: da un picco di 130 punti base a marzo è sceso fino a circa 70 punti base a dicembre.
Un trend positivo, una vera eccezione nel panorama europeo che fa i conti con i crescenti timori sui livelli (insieme alla Spagna), favorito dal combinarsi di diversi fattori: dalla stabilità politica interna alla posizione accomodante della politica monetaria.
“I titoli di Stato italiani hanno beneficiato dei tagli dei tassi operati dalla BCE, che nel corso del 2025 hanno raggiunto un totale di 100 punti base. A questo si è aggiunta una crescita economica moderata ma costante e una gestione fiscale prudente, con una riduzione del deficit, in linea con i parametri europei”, spiega Paolo Baldessari, Responsabile Gestioni Income & Alternative Strategies per l’area Asset Management di Banca Generali.
Questi elementi positivi si sono tradotti anche in un tris di upgrade del rating da parte delle maggiori agenzie: S&P, Moody’s e Fitch, hanno tutte migliorato il loro giudizio di un gradino, “rafforzando ulteriormente la fiducia degli investitori internazionali e diminuendo la percezione del rischio Paese", aggiunge il gestore.