Questo contesto ha quindi gravato sui rendimenti governativi, in particolare il decennale tedesco è passato dal 2% circa di inizio anno al 2,4% circa mentre il Treasury decennale ha ritracciato di 55 bps passando dal 3,9% di inizio anno al 4,2%. Riguardo i prodotti a spread, le emissioni corporate hanno beneficiato della resilienza economica e della concreta possibilità di realizzare uno scenario di soft landing o no landing. Il contesto ha favorito un restringimento dello spread dei titoli corporate giunto ai minimi degli ultimi anni.
Lo spread BTP-Bund, dopo un inizio anno in restringimento fino a 120bps ha subito un allargamento come conseguenza dei risultati elettorali europei, con i relativi rischi di instabilità in particolare in Francia. In generale questo tipo di eventi politici tende ad essere transitorio e a consentire buone occasioni di acquisto sulle asset class penalizzate.
Da segnalare come il rendimento “total return” ottenuto dagli investitori che da inizio anno si sono posizionati esclusivamente sui titoli governativi tra cui BTP e Bund è stato negativo nell’ordine del 2% circa. “Attraverso una gestione attiva con una maggiore diversificazione sulla componente corporate è stato possibile ottenere ritorni positivi. In particolare il credito ha sovraperformato la parte governativa in tutte le sue componenti. Asset class come quella relativa ai corporate High Yield o alle emissioni finanziarie presentano infatti rendimenti complessivi da inizio anno positivi e in alcuni casi superiori al 2%”.