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Il futuro del Digital Wealth Management: presentata la prima ricerca in Italia

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Il futuro del Digital Wealth Management: presentata la prima ricerca in Italia

Si è tenuta questa mattina la presentazione di “L’evoluzione del Wealth Management: tra Digital e Open Innovation”, l’analisi condotta dal Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dell’Università Cattolica di Milano per analizzare lo stato evolutivo del wealth management italiano nel confronto con le best practices internazionali.

L’incontro ha visto la partecipazione del nostro AD Gian Maria Mossa insieme a:

  • Federico Rajola, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale e di Project Management e Direttore del CeTIF;
  • Carlo La Rosa, Research Manager del CeTIF;
  • Nadia Linciano, Head of Economic Studies di CONSOB.

Global Wealtech View 2020

Il Global Wealtech View 2020 è il primo report che raccoglie i principali stimoli di innovazione e trasformazione digitale nel mercato globale e ne valuta l’applicazione nel mercato italiano. Dall’analisi condotta dal Cetif emerge come la rivoluzione del FinTech stia rimodellando l’intero ecosistema finanziario italiano attraverso delle proposizioni digital basate sulla centralità del cliente.

Tra i modelli analizzati, quello di Banca Generali è risultato il più avanzato nel panorama nazionale del digital wealth management che ha infatti attuato già dal 2013 una strategia di trasformazione digitale a supporto della relazione cliente-consulente con la realizzazione di un ecosistema d’architettura aperta seguendo una logica di open innovation che oggi la pone ai primi posti nella scelta sia della clientela private che dei consulenti finanziari.

Il commento di Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, ha commentato: “L’analisi presentata oggi da Cetif dimostra come la digitalizzazione sia sempre più pervasiva nel settore del risparmio tanto da influenzare in maniera sempre più profonda anche un ambito tipicamente più tradizionale come il wealth management. Gli esempi che ci arrivano da alcune esperienze internazionali, in particolare nei Paesi anglosassoni, dimostrano, però, come ogni tentativo di disintermediare la figura del professionista di fronte a bisogni più complessi abbia avuto esiti poco confortanti, non riuscendo a compensare con il solo contributo della tecnologia le complessità che arrivano dalle dinamiche patrimoniali delle famiglie. Come Banca private, abbiamo puntato da tempo su un modello di open banking in grado di confrontarsi con le migliori best practices tecnologiche cercando di integrare nel nostro ecosistema digitale le piattaforme più funzionali al lavoro dei nostri banker. Nel futuro del private banking vediamo dunque sempre la relazione di fiducia tra il professionista e la clientela con la tecnologia che gioca un ruolo sempre più rilevante nell’offrire opportunità e qualità al servizio”.

Wealtech Index 2020

La presentazione di “L’evoluzione del Wealth Management: tra Digital e Open Innovation” è stata anche l’occasione per illustrare i risultati dell’edizione 2020 del Wealtech Index, l’indicatore che analizza e misura nel tempo i driver di innovazione che stanno plasmando i modelli di business degli operatori finanziari italiani.

Scopri di più e scarica i documenti con la ricerca ufficiale condotta dal CeTIF dell'Università Cattolica.

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