“A differenza del passato e in particolare del caso spesso citato della bolla dot-com, va fatta forte distinzione fra quei players per cui il rally è supportato da un buon livello di crescita di ricavi e di utili, tanto realizzata quanto attesa e quelli per cui l’espansione dei multipli é giustificata e giustificabile nel medio periodo. Le valutazioni per alcune societá sono certamente elevate, ma i multipli di colossi come NVIDIA affondano le radici in risultati da record sia sul fronte del fatturato sia sul fronte dei margini. E con solide prospettive per una prosecuzione di questo trend”, spiega Luigi Capezzone, Co-Chief Investment Officer, Head of Investment Strategies and Solutions di BG Fund Management Luxembourg.
Il gigante dei chip guidato dall’ormai iconico Jen-Hsun Huang, infatti, solo nell’ultimo trimestre ha visto una crescita dei ricavi del 56% su base annua, a 46,7 miliardi di dollari. L’utile netto è salito anch’esso del 59% a/a, attestandosi a 26,4 miliardi di dollari. Microsoft, tra le big tech che più stanno beneficiando del trend AI, ha visto ricavi in crescita del 18% a 76 mld di dollari e utili per 27,2 mld (+24% a/a). E anche l’impresa simbolo della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, OpenAI, non ancora quotata e fino a pochi mesi fa basata interamente su un modello no-profit, avrebbe già realizzato ricavi per 4,3 miliardi di dollari nel primo semestre 2025 (più di quanto fatto fatturato nell’intero 2024), secondo indiscrezioni di stampa.