
Il metallo bianco è diventato, negli ultimi anni, sempre più strategico per la transizione energetica, grazie al suo impiego nei pannelli fotovoltaici e in altre tecnologie. Tuttavia, proprio in questo settore si sta assistendo a una svolta
Negli ultimi mesi, il mercato dei metalli preziosi ha vissuto una fase di entusiasmo senza precedenti: i prezzi di oro e argento hanno aggiornato più volte i massimi storici. Un trend che è al tempo stesso causa e conseguenza di profondi cambiamenti dell’economia globale, in cui oro e argento stanno assumendo un diverso ruolo rispetto al passato recente.
Questo rally è infatti “il risultato di una serie di forze di mercato, sia strutturali sia congiunturali, che stanno ridefinendo la domanda e l’offerta dei metalli preziosi”, spiega Generoso Perrotta, Head of Financial Advisory di Banca Generali.
I record dell’oro sono motivati in primo luogo dalla ricerca di sicurezza. Il metallo giallo “si è infatti confermato bene rifugio per eccellenza, ruolo in cui ha un primato storico senza eguali, nell’attuale contesto di forte incertezza economica e geopolitica. La domanda è arrivata da più fronti: le banche centrali hanno aumentato le riserve, mentre investitori istituzionali e retail hanno incrementato gli acquisti, spesso per proteggersi dall’inflazione e dalla svalutazione delle valute locali, soprattutto in Asia”, spiega Perrotta.
A questo si è aggiunto il boom degli strumenti finanziari legati all’oro, come gli ETF, che hanno registrato flussi record e contribuito a sostenere i prezzi dell’oro fisico.
Anche l’argento ha beneficiato di una domanda robusta, in questo caso non solo finanziaria ma anche industriale.
“Il metallo bianco è diventato, negli ultimi anni, sempre più strategico per la transizione energetica, grazie al suo impiego nei pannelli fotovoltaici e in altre tecnologie. Tuttavia, proprio in questo settore si sta assistendo a una svolta: i progressi tecnologici stanno riducendo la quantità di argento necessaria per ogni pannello, e la domanda industriale potrebbe aver raggiunto il picco nel 2025. Nonostante ciò, il mercato dell’argento resta in deficit, perché la produzione delle miniere non riesce a colmare il gap con la domanda”, prosegue l’esperto di Banca Generali.
Nonostante il contesto attuale sia favorevole, il mercato dei metalli preziosi “rimane esposto a una serie di fattori che potrebbero modificarne radicalmente l’andamento. Alcuni rischi sono più concreti di altri, ma tutti meritano attenzione”, avverte Perrotta.
Gli elementi da tenere monitorati sono sei:
Oro e argento stanno beneficiando di una fase storica, sostenuta da una domanda robusta e da una serie di fattori macroeconomici e geopolitici. Tuttavia, il quadro “resta fragile e soggetto a possibili inversioni di tendenza, soprattutto se dovessero cambiare le condizioni monetarie o il sentiment degli investitori”. Chi investe nei metalli preziosi, sia direttamente sia attraverso strumenti finanziari come gli ETF, “deve quindi monitorare con attenzione le mosse delle banche centrali, l’andamento delle valute, i flussi finanziari e le evoluzioni tecnologiche nei settori industriali chiave. In un contesto così dinamico, prudenza, gestione attiva e diversificazione restano le strategie migliori per affrontare le sfide dei prossimi mesi”, conclude Perrotta.
Il metallo bianco è diventato, negli ultimi anni, sempre più strategico per la transizione energetica, grazie al suo impiego nei pannelli fotovoltaici e in altre tecnologie. Tuttavia, proprio in questo settore si sta assistendo a una svolta